Contatto stretto senza positività

Marzo 9, 2021 VED Consulting

Contatto stretto senza positività

Case history da Covid-19

Ecco cosa succede quando il medico definisce un contatto stretto senza la positività confermata da tampone.

È il 3 marzo 2021, in una falegnameria in provincia di Bergamo
L’impiegata Simona (nome di fantasia) si è svegliata con sintomi simil influenzali: febbre e malessere. Quindi chiama il medico di base, che decide di mettere in isolamento fiduciario non solo Simona ma anche tutta la sua famiglia, in attesa del tampone in programma 3 giorni dopo.

In condizioni normali l’isolamento per i contatti stretti avviene solo dopo l’effettuazione del tampone e l’accertamento della positività. Ma, alla luce delle nuove varianti, il medico, qualora sospetti che i sintomi siano indotti da una di queste, ha la facoltà di segnalare il fatto all’Autorità competente e isolare gli interessati come contatti stretti di un sospetto caso Covid-19.

In base alle nuove linee guida del Ministero della salute i contatti dei casi Covid-19 sospetti/confermati per infezione da variante devono:

  1. eseguire un test molecolare il prima possibile dopo l’identificazione e al 14° giorno di quarantena, al fine consentire un ulteriore rintraccio di contatti, considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti;
  2. non interrompere la quarantena al 10° giorno;
  3. nella settimana successiva al termine della quarantena, devono osservare rigorosamente le misure di distanziamento fisico, indossare la mascherina e, in caso di comparsa di sintomi, isolarsi e contattare immediatamente il medico curante.

La gestione del contatto stretto con le varianti Covid-19 è più delicata che mai.
Resta sempre aggiornato su come puoi tutelare la tua salute (e quella altrui) seguendo le nostre FAQ e il Ministero della Salute.

 

Serena Magni
serena.magni@vedconsulting.it

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