Ramadam e rischi lavorativi

Aprile 16, 2021 VED Consulting

Ramadam e rischi lavorativi

È iniziato il Ramadam: come puoi tutelare la sicurezza sul lavoro dei tuoi collaboratori?

Se fra i tuoi dipendenti ci sono persone di fede islamica te ne sarai già accordo: da qualche giorno è iniziato il Ramadam, che quest’anno terminerà la sera del 12 maggio. La decorrenza, infatti, cambia ogni anno in quanto determinata dal calendario lunare islamico. 

Di sicuro sai che quanti vi aderiscono non mangiano né bevono alcunché dall’alba al tramonto (non è ammesso neppure inumidirsi le labbra!) e questo può determinare astenia, disidratazione, ipoglicemia, finanche svenimenti.

A maggior ragione, sia per la loro sicurezza che per l’efficace gestione di tutta la tua azienda, diventa fondamentale porsi alcune domande:

  • Quanti lavoratori islamici sono impiegati nella tua azienda? 
  • Quanti seguono il Ramadam? 
  • Ci sono donne? 
  • In quali reparti? 
  • Con quale microclima? 
  • Svolgono attività faticose? 
  • Sono impiegati nella conduzione di attrezzature pericolose come carrelli elevatori, PLE, gru o trattori?   
  • Lavorano in postazioni isolate? 
  • Accedono a postazioni in quota? 
  • Accedono a spazi confinati? 

Ebbene, per prevenire i rischi per la sicurezza è necessario riconoscere anche le differenze culturali (e in questo caso religiose) che caratterizzano il tuo staff. Informare tutti i lavoratori, valutare se i diversi stili di vita possano determinare rischi aggiuntivi e, quindi, prendere misure adeguate sono azioni necessarie e proprie di ogni datore di lavoro, che vuole mantenere un sano clima aziendale. Atteggiamento che avrà un sicuro impatto positivo sull’organizzazione poiché, oltre a includere chi introduce elementi di diversità, tutela anche tutti gli altri. 

Ed evita di chiedere: “almeno un cracker?” o “neppure un bicchiere di acqua?”!

 

Brunella Baldis
Consulente e Formatrice su Sicurezza del Lavoro e Igiene degli Alimenti
brunella.baldis@vedconsulting.it

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